WP2 Rete Multiparametrica - Una stazione multiparametrica per il monitoraggio delle aree vulcaniche

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Massimo Orazi
Francesco Liguoro
Lucia Nardone

Abstract

I vulcani sono sistemi estremamente complessi e la loro investigazione è resa ancora più difficile dal fatto che i principali processi che possono portare ad eruzioni vulcaniche, si verificano al loro interno e non sono direttamente accessibili all’osservazione. Nondimeno i vulcani meritano una grande attenzione non solo per gli aspetti strettamente legati alla fisica dei processi eruttivi ma anche, e soprattutto, per la grande preoccupazione legata al loro enorme potenziale potere distruttivo. Questo è particolarmente vero nella regione Campania dove due dei vulcani più pericolosi al mondo, Vesuvio e Campi Flegrei, rappresentano una minaccia per centinaia di migliaia di abitanti. La sorveglianza dei vulcani campani è effettuata dall’Osservatorio Vesuviano (OV), sede INGV di Napoli, attraverso reti strumentali sviluppate nel corso degli anni. Questi vulcani sono oggetto di monitoraggio multiparametrico; su di essi infatti sono presenti reti strumentali geochimiche e geofisiche di vario tipo. Si citano ad esempio quelle sismiche/accelerometriche [Galluzzo et al., 2019; La Rocca e Galluzzo, 2015; Orazi et al., 2013; 2018], le reti tiltmetriche [Ricco et al., 2013] e reti geodetiche [De Martino et al., 2014a; 2014b; Iannaccone et al., 2018].
Tuttavia lo sviluppo delle reti di monitoraggio è avvenuto, nel tempo, in modo quasi indipendente per motivi di natura tecnologica e/o di natura logistica. Avere siti multiparametrici sui vulcani è di fondamentale importanza perché ci permette di osservare in uno stesso punto l’evoluzione nel tempo di diverse grandezze geofisiche o geochimiche, e di conseguenza di comprendere meglio la dinamica del vulcano. Sebbene non sia sempre semplice trovare un sito che soddisfi le esigenze di ciascuna rete (trasmissione, accesso ai satelliti, esposizione, e così via), è tuttavia immaginabile trovare soluzioni tecnologiche comuni che permettano di utilizzare strumentazioni e protocolli unici per acquisire più tipi di segnali in un unico punto. Una soluzione tecnologica di questo tipo è stata trovata nell’ ambito delle attività previste all’interno del progetto “S.O.I.R Monitoraggio futuro” obiettivo WP2, che prevedeva l’irrobustimento e lo sviluppo della rete di rilevamento multiparametrico a scala nazionale anche aumentando il monitoraggio geochimico, attraverso le installazioni di radonometri [Rao et al., 2018; 2020].
In questo progetto l’OV ha deciso di sviluppare una stazione multiparametrica realizzata con la coesistenza di una stazione sismo-tiltmetrica, una stazione GNSS ed una stazione di misurazione del Radon, installate in logica di alta affidabilità.

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