“Il dovere degli scienziati non è quello di educare il pubblico, ma piuttosto di interagire con esso. Il pubblico è la vera forza trainante dietro decisioni con conseguenze sociali, e deve essere coinvolto su base paritaria nei dibattiti inerenti queste decisioni” [Libutti L., 2006]. La comunicazione scientifica e tecnologica fra scienza e società, da anni, non è più un mero scambio di informazioni e risultati (spesso fra determinate élite), ma è diventata il veicolo privilegiato per insegnare, formare ed ispirare un pubblico sempre più ampio. Ma non si parla solo di trasmissione uni-direzionale: il dibattito fra scienza, tecnologia e società (amministratori locali, politici, imprenditori, giornalisti, studenti e semplici cittadini) sta guadagnando una partecipazione di interlocutori sempre più numerosi e preparati su temi dalle complesse caratteristiche ed implicazioni (etiche, sociali, economiche, politiche). Questo è in parte dovuto ai cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nella scienza e all’impatto che essa sta avendo in molti ambiti della vita sociale. Tali cambiamenti stanno determinando nuove forme di comunicazione scientifica e cooperazione con la società e l’aumento, nell’ultimo decennio, di iniziative e percorsi di formazione, spesso organizzati dalle stesse istituzioni scientifiche. Uno dei risultati più tangibili della cambiata interazione fra scienza e società è la nuova generazione di ricercatori-comunicatori, dotati di una maggiore abilità nel comunicare la scienza in modo efficace e ad un pubblico più ampio e diversificato. In questo contesto diventa importante capire l’efficacia di ogni azione di comunicazione scientifica, impostando uno studio che analizzi, volta per volta, i punti di successo e le criticità emerse nei due comparti causa-effetto. Causa – gli elementi di base della comunicazione scientifica e tecnologica: - i valori sociali e culturali di riferimento (ad es. protezione ambientale, sicurezza, salute); - i contenuti (formato di presentazione, tematiche scelte); - i canali usati (web, social networks, stampa cartacea, etc.); - i modelli di relazione con il pubblico (scienza vs pubblico, peer education). Effetto – la risposta della società: - diretta (affluenza; questionari di gradimento); - indiretta (visualizzazioni web; likes e tweet dei social network). Questo lavoro presenta una relazione illustrativa (per la prima volta sul territorio della Spezia) dell’efficacia di un evento specifico inserito all’interno di una manifestazione di portata locale, la “Festa della Marineria 2013”1, destinato al grande pubblico e caratterizzato da diverse attività (tra le quali quelle di tipo ludico-educativo) concepite con l’obiettivo di puntare l’attenzione sui ‘tesori’ scientifici e culturali di una ‘Città di Mare’, qual è La Spezia2.                                                                                                                                         www.festadellamarineria.com La Spezia è il secondo comune ligure per popolazione (92.474 abitanti, dato rilevato il 31-07-2013), con una superficie di 51,74 km² e densità pari a 1.787,28 ab./km². La città sorge su un angusto lembo di terra stretto tra mare e monti, affacciandosi sull’omonimo Golfo. Proprio la particolare conformazione di questo golfo, riparato dalla furia delle mareggiate e da possibili attacchi nemici, ha fatto sì che alla Spezia venisse costruito uno dei più grandi arsenali della Marina Militare e che, nel corso degli anni, si potesse sviluppare l'omonimo porto.

Pubblicato: 09-02-2024