Alfred Rittmann (1893-1980) è uno dei padri fondatori della vulcanologia moderna in Europa [Keller & Niggli, 1980; Cristofolini, 1981; Ippolito & Marinelli, 1981; Pichler, 1983]. Dopo aver conseguito il titolo di dottore in Scienze Fisiche e Chimiche nel 1921 all’Università di Ginevra, nel 1926 si trasferisce per la prima volta in Italia presso l’Istituto di Vulcanologia “Friedlander” di Napoli. In questa sede focalizza la sua ricerca al Vesuvio ed a Ischia rendendo noti i risultati di dieci anni del suo lavoro nel “Zeitschrift für Vulkanologie” (Periodico di Vulcanologia) in cui spiega le relazioni esistenti tra l’evoluzione magmatica, la tettonica e l’attività vulcanica. Nel 1934, alla chiusura dell’istituto, ritorna a Basilea e due anni dopo pubblica la prima edizione di “Vulkane und ihre Tätigkeit” (I vulcani e la loro attività), tradotto ed aggiornato in francese nel 1963 con il titolo “Les volcans et leur activité”, che è il primo trattato moderno di vulcanologia. Alfred Rittmann inizierà ad occuparsi dell’Etna verso la fine degli anni ’50, quando divenne direttore dell’Istituto di Vulcanologia dell’Università di Catania, incarico che ricoprì fino al 1963 (Fig. 1). Figura 1. Alfred Rittmann nel 1967 nei locali dell’Istituto di Vulcanologia dell’Università di Catania. Nel retro della fotografia è riportato: “WHERE NATURE STAGES HAPPENINGS. The main danger to the 150,000 people who live on the slopes of Mt. Etna in Sicily is from surprises eruptions at weakened points down the sides of the volcano. Now the first seismograph-like warning units has been installed in one such zone. Here Prof. Alfred Rittmann of Basel, Switzerland (right) and his assistant, Carmelo Sturiale of Catania, near the mountain, examine a scale model of Etna and its surroundings, at Institute of Volcanology at Catania. The model indicates the lava paths of Etna’s many eruptions. (AP NEWS)”.

Pubblicato: 15-10-2021